Condizioni economiche

Uscito dalle guerre con un’economia devastata e disomogenea (risicoltura e industria pesante a N, piantagioni e commercio a S), il V. tentò la collettivizzazione, presto abbandonata, e dal 1986 avviò il doi moi («rinnovamento»): liberalizzazione dell’economia, investimenti stranieri e integrazione nell’economia globale verso un’economia di mercato socialista. Il reddito pro capite è in costante aumento (2900 dollari nel 2009), con un PIL pari a 92 miliardi di dollari, grazie a crescita sostenuta (7,5% nel 2000-08) e resistenza alle crisi internazionali.

Il settore primario occupa ancora il 51,8% della popolazione attiva, per il 20,7% del PIL (2009). Prima produzione il riso (35 milione di t nel 2007), di cui il V. è secondo esportatore mondiale; seguono caffè, tè, caucciù, anacardi e pepe tra le esportazioni, granturco, tuberi (patata, manioca, patata dolce), ortaggi; frutta. Le foreste hanno beneficiato d’interventi di ripristino e del blocco delle esportazioni di legname (1992): coprono oggi il 30% del territorio. L’allevamento è molto sviluppato (in particolare di suini e polli), ma su scala familiare. L’acquicoltura ha registrato una crescita esplosiva nel nuovo secolo, ponendo il paese ai primi posti al mondo; la pesca interna e marittima, con oltre 4 milioni di t di pesce pescato nel 2007, resta al servizio del mercato locale.

L’industria, avviata fin dagli anni 1950 dal governo nei settori metallurgico e meccanico, grazie alla disponibilità di carbone (45 milioni di t nel 2007) e minerali metalliferi, e chimico (fosfati), si è sviluppata e differenziata nell’ultimo ventennio (edilizia, tessile, abbigliamento e calzature, meccanica di precisione, elettronica), grazie anche a investimenti esteri (accordo con gli USA del 2002, ingresso nell’OMC nel 2006), occupando il 40,3% del PIL e il 15,4% della popolazione attiva (2009).

Il terziario (39,2% del PIL), dominato da servizi a gestione familiare (25,5% della popolazione attiva), si sta a sua volta trasformando. Il petrolio (13 milioni di t nel 2007, prima esportazione del V. per valore: 20% del totale) è in parte raffinato nel nuovo impianto in Quang Ngai (2009), e proviene da giacimenti sottomarini; assieme ai diritti di pesca, è al centro del contenzioso per il possesso degli arcipelaghi Paracelso e Spratly con gli Stati limitrofi. Importanti le centrali idroelettriche (Hoa Binh, 1.920 MW); dal 2004 è in costruzione una centrale nucleare.

La conformazione e il popolamento del V. congestionano la rete stradale, oltre 220.000 km (20% asfaltato), e ferroviaria (2700 km). Un nuovo asse autostradale seguirà un tracciato interno, evitando gli insediamenti costieri, mentre è in corso l’ammodernamento delle ferrovie e del trasporto pubblico urbano. I 6000 km di vie d’acqua interne si connettono ai porti (primi Haiphong, Ho Chi Minh, Da Nang). Aeroporti internazionali a Hanoi, Ho Chi Minh e Da Nang e Nha Trang servono il crescente turismo (4,2 milioni di ingressi nel 2007).

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